Accadeva OGGI : 18 ottobre

 

Il 18 ottobre 1810  nasceva ufficialmente – per decreto napoleonico –

la Scuola Normale Superiore di Pisa,
centro di formazione e di ricerca pubblico,
omologo italiano
dell’
École Normale Supérieure di Parigi.

Non si tratta di una Università, come molti erroneamente affermano,
ma di una Scuola Superiore Universitaria che affianca alla funzione
di istituto superiore di formazione scientifica e di ricerca anche quella
di collegio universitario…

….
Nello scorso secolo, nel1959 è stata istituita una sezione femminile
per consentire anche alle donne di vivere presso la Scuola …

Il carattere collegiale dell’istituzione favorisce l’aggregazione e la
collaborazione tra studenti di età e di preparazioni differenti.
L’allievo è inoltre posto rapidamente in contatto con personaggi
chiave del mondo della ricerca.

Numerosi sono i normalisti (termine che designa i suoi allievi)
che hanno lasciato profonde tracce sia nell’area scientifica  sia in
quella umanistica …

– Tra i matematici :

Vito VolterraMauro Picone **, Aldo Andreotti.

Tra i Premi Nobel : i fisici Enrico FermiCarlo Rubbia
                                      e il poeta  Giosuè Carducci

( continua a leggere su …  Wikipedia    )

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18 ottobre :
è il 291° giorno del
Calendario Gregoriano
(il 292° negli 
anni bisestili).
Mancano 74 giorni alla fine dell’
anno.

Gli EVENTI ed i NATI   nei vari anni su Wikipedia

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Personaggi Nati
sotto il Segno Zodiacale

della
BILANCIA

Euripide – Cosimo de’ Medici – Tintoretto – Ottavio Farnese – Jean Watteau – 
Principe Carlo d’Asburgo – Luigi XIII° Re di Francia – Carlo Alberto Re di
Sardegna – 
Isabella Regina di Spagna – Marsilio Ficino – Carlo X° Duca di Borbone –
Re Carlo del Belgio – Joseph Lecherpy – Zar Paolo I° di Russia – D.
Eisenhower –
Friedrick Nietzsche – FS. Fitzgerald – George Marshall – Martin Heidegger –
Francesco CrispiDennis Diderot – Clark Gable – Juan Peròn –
Eugenio Montale – Luciano Lama – Roger Moore – Italo Calvino –
Fabio Fabbri – Mickey Rooney – Jim Mc Kay – James Smith – Enrico Fermi
Emilie
Guyon – Paul Weber – Alain Fournier – Giovanni Comisso –
Eleonora Duse – Oscar Wilde – Arthur Miller – Norberto Bobbio –
Vasco Pratolini –
Carlo
Principe d’Asburgo – Valentino Bompiani –
Pietro Badoglio –  Thomas Wolf – Grazia Deledda – Lech Walesa –
Debora Kerr –  Dino Buzzati – Giovanni
Malagoli – Giorgio La Malfa –
Yves Montand – Arthur Tatum –  Margaret Tchacher – Louis Dupont –
Learco Guerra – Mervin Leroy – Nicola Mancino –
Giovanni Rana –
Antonino Zichichi – Leo Ferrero – Ludwig Ktraft –  Georges Wilson –
Montgomery Cliff – Jimmy Carter – André Dupont – Walter Matthau –
Graham Greene – Omar Sivori – Paolo Prodi – Charlton Heston –
Gian Marco Venturi – Ciccio Ingrassia – Naj Oleari – Nils Liedholm –
Harold Pinter –
Andrea Zanzotto – Josephine Regina del Belgio –
Yves Lanvin –  Pino Caruso – Achille Campanile – Michelangelo Antonioni – 
Anita Ekberg – John Le Carré
– Luciano Salce – Enzo Bearzot –
Maurizio Gucci – Marcello Mastroianni – Brigitte Bardot –
Silvio Berlusconi – Felice Gimondi – Jerry Lee Lewis – Robert
Duvall –
Julie Andrews –  Philippe Noiret – Renato Altissimo – Richard Gordon –
Michel Richard – Paul Hogan – Ottavia Piccolo – Sarah Principessa
Ferguson – 
Roberto Falcao – Daniela Poggi – Roberta Manfredi – Maria Pia Principessa
di Savoia – Italo Zilioli – Salvatore Bagni – Pierre Carniti – Michael
Douglas –
Silvana Pampanini – Sandro Pertini –  R. Gonfalonieri – Giuseppe Pontiggia –
Salvo Randone – Paolo VI° – Ameo Duca D’Aosta – Jochen Mass- 
Antonio Di Pietro – Andrea De Adamich – Carmen Russo – Elisabetta Viviani –
Gigi Sabani – Klaus Dibiasi – Marion Smith – Antonio Cabrini – Franco
Malerba –
Gian Marco Tognazzi – Romy Schneider – Antonio Trabucchi
Claudio Martelli – Olivia Newton John – Lory Del Santo – Sylvia Kristel –
Loretta
Goggi –Monica Bellucci – Lella Costa – Cinzia Lenzi – Milli Carlucci –
Luke Perry –Francesca Dellera – Laura Mondadori – Alda D’Eusanio –
Marco Tardelli
–Dorina Vaccaroni – Mik Hakkinen – Yuri Chechi , ecc  

(Tratto dagli Identikit  Astrologici di Luigi Stocchi  )
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Nota:  **
Mauro Picone **
insegnò anche all’Università di Napoli Federico II, dove fu professore
di Colui che fu il mio Professore di Analisi I e II,  il carissimo
Professor C.Miranda, Collega ed Amico del Matematico
R.Caccioppoli, cui dedicava ogni anno,  in occasione del
Compleanno (20 gennaio),   un’ ora delle sue Lezioni raccontando
a noi giovani matricole degli anni ’70 la Vita dell’Amico Caccioppoli
con dovizia di aneddoti scientifici e non, e con immutata stima e commozione
…  ed a Lui, caro Professor Miranda, uomo di scienza e di sentimenti,
va sempre riconoscente un mio pensiero affettuoso oltre che di grande stima!!

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 a Tutti coloro che sono nati in QUESTO GIORNO !!

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Post   Dedicato!
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3 Risposte so far »

  1. 1

    at:::. said,

    Grazie nn direttamente da me………………e poi direttamente da me!

  2. 3

    GLI EDITORIALI DI ANTONELLO DE PIERRO DIRETTORE DI ITALYMEDIA.IT

    Vergognati, Maurizio!

    di Antonello De Pierro

    E’ un grido di dolore quello che si leva da qualche mese dal mondo della cultura, dopo che la televisione ha catapultato nelle case degli italiani il discusso programma denominato “Grande Fratello”, creando un prodotto inconsistente, che è stato immediatamente e incomprensibilmente rapito dalle cronache dei media. E quando parlo di cultura naturalmente mi riferisco a quella con la c maiuscola, quella dei grandi (purtroppo pochi) uomini, quella nella sua accezione più ampia, quella che ha da sempre rifiutato di nutrirsi di surrogati ideologici e di imparare la lezione della buona ipocrisia, tanto amata dai più. Eppure la televisione, che ormai da anni affoga in una programmazione demenziale, diseducativa, ripetitiva e scadente, ci aveva abituati da tempo allo squallore delle telenovelas e della soap opera, incollando ai teleschermi il popolo televisivo delle casalinghe, col grembiule al ventre, che tra un bucato e l’altro, per innaffiare l’arido giardino della solitudine giornaliera, si incantavano e sognavano di fronte ai miti improbabili di “Beatiful” o di “Quando si ama”. Si trattava sempre e comunque di artisti che, costretti da esigenze professionali e allettati da ingaggi stratosferici, legavano il proprio nome a produzioni di scarso valore culturale. Con il “Grande Fratello” si è valicato ogni limite di decenza, i colossali interessi economici hanno relegato in soffitta qualsiasi senso di moralità. Un manipolo di ragazzi comuni, messi per cento giorni a colloquio con l’occhio freddo di una telecamera “guardona”, sbattuti davanti a pupille spalancate collegate a cervelli altrettanto ristretti, e scaraventati verso una notorietà di cartone non supportata da un’adeguata preparazione professionale. Un business ben congegnato, che ha affondato facilmente le radici in un terreno intriso di sottocultura e ignoranza, atto a spremere come limoni le illusioni di un gruppo di giovani che forse avrebbero potuto intraprendere carriere sicuramente più idonee alle loro attitudini, piuttosto che essere magnificati dai “polli d’allevamento” dell’Italia provinciale che si entusiasma di fronte a tutto ciò che passa sul piccolo schermo, ma essere sottoposti giustamente al mortificante rito dell’irrisione da parte delle vere teste pensanti nazionali. Ed ecco invece i vari Pietro, Salvo, Marina, Cristina, Rocco, Lorenzo, invasati da una droga che si chiama successo, correre con la naturalezza dell’inevitabile, a suon di apparizioni varie, verso un futuro incerto, segnato da suggestioni pseudo-professionali. Di fronte ad una tale situazione non posso avvolgere le mie parole nella carta zuccherata e rinunciare a dissotterrare l’ascia di guerra della polemica. C’è una categoria in Italia fortemente rappresentata, quella degli artisti veri, spinti dal comando imperioso di un’acrobatica passione per lo spettacolo, che annaspa da sempre nell’oceano della precarietà e vive costantemente in bilico sul baratro della disoccupazione. Le scuole di preparazione artistica ne sfornano a centinaia; basta girare i teatri, anche i più piccoli, per scoprire veri talenti, di cui l’Italia non è mai stata avara. E invece ecco apparire improvvisamente sulla scena Marina La Rosa, che ubriacata dalla popolarità riesce ad offendere finanche quei fotografi che da sempre hanno fatto la fortuna dei vip, definendoli “braccia rubate all’agricoltura”; la Sofia nazionale ancora venera i professionisti dei flash a raffica ( comunque c’è da dire che sulla Loren le brume del mito si sono posate davvero). Ma il prodotto più scandaloso si chiama Pietro Taricone, che calzando la sua normale faccia da bullo di paese riesce incredibilmente a vendere la sua presenza a fior di milioni nelle discoteche di provincia e nei suoi sogni lascia ingenuamente galleggiare un futuro alla Kevin Costner: l’importante è crederci, ma purtroppo il risveglio sarà doloroso e disastroso

    E’ già criticabile l’operazione, che ha messo a nudo il livello di sottocultura di gran parte degli italiani, ma purtroppo per i produttori televisivi, non è facile sacrificare i propri interessi sull’altare della cultura, della moralità e del buonsenso. Ma quando un giornalista di grande spessore, con vocazione da imprenditore, marcia con i cingoli sopra ogni principio etico-professionale, allora
    il caso diventa inquietante. Quanta popolarità in meno avrebbero ottenuto i ragazzi “usa e getta” del “Grande Fratello” se non fossero stati foraggiati dall’ala protettiva di Costanzo, che li ha aiutati a continuare la semina dei germi di tutti gli aspetti deteriori dell’odierna società? Probabilmente i valori del grafico di notorietà sarebbero molto più modesti. Caro Maurizio, pesa su di te una forte responsabilità morale, sia nei confronti di quelli che il successo l’hanno cucito sulla propria pelle, strappando l’ago e il filo a rinunce e sacrifici fatti nelle scuole, nei teatri, nelle piazze, e sia nei confronti delle fasce più deboli dell’esercito dei telespettatori. Ho visto un giorno in un mercato un bambino giocare con dei soldatini e chiamarli con i nomi dei protagonisti del grande fratello. Hai sostenuto una trasmissione che, anche se con un ipocrita “bip” celava certe espressioni colorite, non dava comunque molto spazio all’immaginazione per capire, risultando quindi altamente diseducativa, tenuto conto anche della fascia oraria in cui veniva trasmessa. Sono tanti i petali di simpatia persi da te in questa occasione. Infine, colpito da un delirio di onnipotenza hai pensato bene di organizzare una puntata chiamata “Pietro contro tutti” in prima serata, con un Taricone versione re dei “coatti”, con canotta strizzamuscoli senza maniche, a troneggiare sul palco del teatro Parioli, ingaggiando un vittorioso “braccio di ferro” a colpi di audience con “La Piovra”, pellicola a interesse sociale in onda su Raiuno, mettendo a nudo ancora una volta, se qualcuno avesse avuto qualche ulteriore dubbio, il livello culturale dei telespettatori del “Maurizio Costanzo Show”. Un’ennesima conferma di come un grande giornalista abbia potuto bruciare sulla graticola dell’interesse economico, perché audience per te vuol dire sponsor, non dimentichiamolo, la propria credibilità professionale. Del resto in nome dell’audience avevi già rifiutato di ospitare in trasmissione i rappresentanti del “Comitato Vittime del Portuense”, perché chiaramente ventisette morti per te non hanno importanza, sono solo una lugubre contabilità di normale amministrazione giornaliera, di fronte al sacro inchino al potere dello sporco Dio denaro, a cui ti sei convertito e sottomesso. Vergogna!

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